"Lo adoro è un grande". Sta parlando di Berlusconi, postando il suo video passato su tutti i TG, per chiarire il suo caso: Il caso Ruby.
La ragazzina 17enne che tanto ragazzina non pare, e non solo per la sua disinvoltura, potrebbe dare lezioni alla D'Addario.
Si muove bene e sa da che parte deve stare. Ma non solo. È come se seguisse un copione ben definito: risponde solo ad alcune domande e solo a precisi giornali. E lancia pure slogan che sembrano fatti per le prossime elezioni. E' in fase di trasformazione la nuova creatura Ruby politicizzata, che la fa uscire quasi come un' eroina dei nostri tempi. Perché risponde perfettamente ai clichè, che certa destra ama sentirsi ripetere. Ed eccola Ruby/Karima, la straniera accettata. La ragazza integrata, o meglio perfettamente assimilata, perfettamente occidentalizzata anche su quello che vuole fare da grande, che più che il carabiniere, come ha amato precisare, pare essere la velina dai giri che preferisce frequentare. E poi c'è ancora un altro ingrediente: rinnegare completamente le origini." Sì, mi sono convertita al cattolicesimo, e mio padre mi cacciò di casa", ha detto nell'intervista esclusiva rilasciata all'ultima parola di Paragone. E poi? Non
basta, ovviamente. "Mio padre mi volle in sposa ad un 50enne quando ancora ero una bambina di 12 anni". Un dubbio però: e che dire ora, libera (visto che il padre non ne poteva più e la lasciò anche andare) sempre minorenne, ma in compagnia di 70enni? Qui è solo amicizia, assicura lei. Ma il quadro della karima politicizzata c'è tutto e lei è inserita perfettamente. Ma un altro dubbio ho ancora della nuova figura: anche se sicuramente come musulmana praticante è un po' difficile da far passare, ma proprio in difesa dei cattolici, anche al cattolicesimo starebbe stretta. A sentire i suoi compaesani, i vicini, il parroco della sua città ( non l'ho mai visita in chiesa) la ragazza, più che convertita al cattolicesimo si stava convertendo al la debauche . Un credo, che qualsiasi genitore avrebbe fatto fatica ad accettare. E Come reagiscono le paladine dei diritti delle donne, soprattutto se musulmane velate, burqate e sottomesse? Un silenzio inquietante o la difesa di una ragazzina, perché portata a fare certe scelte. Come dire, ci sono scelte e scelte. La sottomissione ha due pesi e due misure.